La scena fantastica dalla prorompente carica voluttuosa: alle vellutate morbidezze e flessuosità femminili i due scultori contrapposero l'aggressiva presenza della divinità mitologica dall'aspetto semi animale, con il volto irsuto, la coda di cavallo e i piedi caprini.
Il gruppo scultoreo fuso nel bronzo nel 1925 dalla fonderia A. Brambilla di Milano coronava l'ingresso di una casa d'appuntamenti milanese di via Fiori Chiari. Attualmente è visibile solo il gesso dell’opera.