Di Anna Molella*
La chiesa del Gesù di Genova racchiude al suo interno la cappella del Sacro Cuore di Gesù. Nel 1917 un incendio distrusse la cappella, adibita in quel periodo a deposito durante un periodo di restauri, e distrutti furono pure un dipinto di Cornelio de Weal e due quadri del genovese Giambattista Monti. Il compito di riedificare la cappella fu assegnato ai marmisti Paleni che avevano legato il loro nome alla cappella della Misericordia del Duomo di Savona. Paleni ricostruì la cappella, dedicata al Sacro Cuore di Gesù, in forme neobarocche richiamando la struttura degli altri altari presenti. L’opera fu fortemente voluta dai Gesuiti dopo che Benedetto XV il 13 maggio 1920 iscrisse Margherita Maria Alocoque nel libro dei Santi. L’altare venne consacrato il 9 giugno del 1931 dall’Arcivescovo di Genova. Per la modellazione del Paliotto d’altare, Cesare Paleni chiamò a se i fratelli Rigola, con cui aveva già lavorato per le statue di Savona. Una fotografia scattata nello studio dei Rigola mostra l’altare sapientemente plasmato in gesso pronto per essere trasposto in marmo. Quattro angioletti divisi in coppie ai lati della formella nella quale si svolge la sacra rappresentazione: Margherita Maria Alocoque prega inginocchiata il Santissimo Sacramento, quando le appare lo sfolgorante Cuore di Gesù e la Beata Vergine. Sull’altro lato della scena San Francesco di Sales, Padre de la Colombiere ed appena scolpite le Figlie della Visitazione. La visione è raccontata in uno spazio piccolo a forma di cuore.
Brano tratto dalla tesi di Laurea di Anna Molella “ I fratelli Rigola e la loro attività in Liguria” cap III,5. Tutti i diritti riservati.
*laureata in Storia dell'arte e valorizzazione del patrimonio artistico-Università di Genova- con la tesi I FRATELLI RIGOLA E LA LORO ATTIVITA’ IN LIGURIA