L’opera nota dei Rigola è la base bronzea dell’Altare Maggiore del Duomo di Milano. Il 25 aprile del 1904 la commissione artistica decide di modificare l'aspetto estetico e materico delle parti laterali lignee dell'altare maggiore, proponendo una soluzione che fosse in accordo compositivo con il ciborio che sovrasta l'altare stesso, portando sul tavolo di lavoro una proposta innovativa e del tutto in sintonia con il pensiero artistico di Moretti e Cavenaghi, trasposto poi su carta dall'Architetto Zacchi nel 1911.
L'architetto Moretti indicò come validi modellatori i fratelli Carlo e Luigi Rigola quali interpreti della nuova arte plastica, capaci di esprimere con la loro maestria le indicazioni e le proposte della commissione artistica.
Il contratto tra la Veneranda Fabbrica e gli scultori Rigola, venne stipulato il 13 febbraio del 1912, e prevede l’esecuzione del disegno delle testate, la modellazione dei gessi, il ritocco delle cere, la cura della fusione, del cesello e dell’installazione. Un contratto dettagliato e che sottolineava come la nuova opera dovesse essere all’altezza delle opere scultoree del Duomo. “ I scultori Rigola dichiarano di essere compresi di tutta l’importanza artistica di tale opera, che deve collegarsi e fondersi con la squisita concezione artistica del Pellegrini, da formare un tutto armonico”[…] così riportato nel documento conservato presso l’archivio storico della Veneranda Fabbrica. Quattro meravigliosi Angeli bronzei costituiscono le testate, e, con le porte centrali della facciata sono il raro esempio del gusto Liberty tra le opere della Cattedrale eseguite nel Novecento. Nonostante la modellazione fosse già ultimata nel 1914, lo scoppio della Grande Guerra causò un lungo rinvio dei lavori: la fusione venne realizzata nel 1927.