Nati a Milano il 27 luglio 1883 da una famiglia della media borghesia ambrosiana, i gemelli Rigola condivisero per tutta la vita scelte, esperienze e riconoscimenti, tanto da essere spesso scambiati l'uno per l'altro. Insieme si iscrissero e frequentarono l'Accademia di Brera, ove si diplomarono nel 1904 con lo scultore Lodovico Pogliaghi, del quale divennero ben presto gli allievi prediletti. Vissero e lavorarono in così stretta intimità che delle loro opere è impossibile stabilire l'esatta attribuzione.
Mentore indiscusso dei due giovani scultori fu il loro maestro Lodovico Pogliaghi, uno degli artisti più celebri del tempo, fra i più ricercati e remunerati. Egli seppe riconoscere ed apprezzare la loro sorprendente abilità tecnica, tanto da sceglierli come collaboratori nella realizzazione di una serie di opere straordinarie.
Fra queste spiccano la porta centrale del Duomo di Milano, il gruppo scultoreo della Concordia per l'Altare della Patria a Roma e gli angeli porta ceri per l'altare maggiore del Duomo di Pisa. La collaborazione ad opere di tale importanza, in un ristretto numero di anni, dischiudeva ai due giovani strade sino a quel momento inimmaginabili.
Nel decennio che seguì l'inaugurazione della porta bronzea del Duomo ambrosiano il sodalizio fra i giovani allievi e l'artista affermato fu ininterrotto. Intorno al 1910 insieme realizzarono la fastosa decorazione della volta del transetto sinistro, già Cappella Cybo, nella cattedrale di Genova; fra il 1910 e il 1911 coadiuvarono Pogliaghi nella realizzazione del gruppo marmoreo della Concordia destinato all'Altare della Patria; contemporaneamente eseguirono i sontuosi stucchi delle lesene del Duomo di Chiavari ove sono riprodotti rami di palma, di vite, di quercia intrecciati a gruppi di putti festosi.
Il rapporto fra i tre scultori risponde in sostanza ai principi della bottega d'arte accademica. L' abilità del maestro viene trasmessa agli allievi i quali ne acquisiscono i tratti, i segni. La mano del primo si confonde e si compenetra con quella degli allievi.
Proprio i cantieri liguri di Genova e Chiavari favoriscono una maggiore intimità fra i tre scultori. Nella cattedrale del capoluogo ligure, Pogliaghi affida ai due fratelli l'esecuzione di alcuni gruppi di putti, delle figurine dei fregi e, in un crescendo di complessità, dei quattro grandi angeli destinati agli angoli della volta, i punti in cui si acutizza la tensione strutturale.
Sempre in cooperazione con Pogliaghi il ciclo ligure proseguì con l'esecuzione dei quattro angeli porta lampade per la chiesa del Sacro Cuore a Bussana nuova.
In ambito ligure gli scultori Rigola realizzano la statua di San Giovanni Evangelista per il Duomo di Savona e il gesso per il palio dell'altare del Sacro Cuore nella Chiesa del Gesù a Genova.
La precoce frequentazione del mondo artistico ambrosiano permise ai Rigola di ricevere incarichi di prestigio. Nel 1905, appena diplomati a Brera, l'architetto Paolo Mezzanotte li incarica della realizzazione del portale e dei fregi in bronzo dell'edicola per la famiglia Giudici, nel Cimitero Monumentale di Milano.
La chiamata alle armi coincise con il progressivo distacco dal vecchio maestro; distacco che si sarebbe accentuato all'inizio degli anni Venti con il loro trasferimento a Cantù.
Tiziano Casartelli Carlo e Luigi Rigola Scultori Canturini , Comune di Cantù , Comitato Galliano 2007